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Borista - antroponimo » Infinito [GA] p. 397



resta, dunque, per quanto richiede tal raggione, che dove
non sono le dimensioni de l'uno, possono essere le dimen-
sioni de l'altro. Se questa potenza vi è, dunque il spacio in
certo modo è materia; se è materia, ha l'aptitudine; se ha
l'aptitudine, per qual raggione doviamo negargli l'atto?
Elpino. Molto bene. Ma di grazia, procediate in altro;
fatemi intendere come differenza fate tra il mondo e
l'universo.
Filoteo. La differenza è molto divolgata fuor della scola
peripatetica. Gli stoici fanno differenza tra il mondo e
l'universo, perché il mondo è tutto quello che è pieno e
costa di corpo solido; l'universo è non solamente il mondo,
ma oltre il vacuo, inane e spacio extra di quello: e però
dicono il mondo essere finito, ma l'universo infinito
. Epi-
curo similmente il tutto ed universo chiama una mescuglia
di corpi ed inane; ed in questo dice consistere la natura del
mondo, il quale è infinito: e nella capacità dell'inane e
vacuo e, oltre, nella moltitudine di corpi che sono in quello
.
Noi non diciamo vacuo alcuno, come quello che sia sempli-
cemente nulla; ma secondo quella raggione, con la quale
ciò che non è corpo che resista sensibilmente, tutto suole
esser chiamato, se ha dimensione, vacuo: atteso che co-
munmente non apprendeno l'esser corpo, se non con la
proprietà di resistenza; onde dicono che, sicome non è
carne quello che non è vulnerabile, cossì non è corpo quello
che non resiste. In questo modo diciamo esser un infinito,