La biblioteca ideale di Giordano Bruno
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Mopsus - antroponimo » Infinito [GA] p. 409



- ché cossì vogliamo dire l'appulso de le parti al tutto,
e del peregrino al proprio loco, - cossì son le parti de li
altri corpi, come possono esser infinite altre terre o di
simile condizione, infiniti altri soli o fuochi o di simile na-
tura. Tutti si moveno dalli luoghi circonferenziali al proprio
continente, come al mezzo: onde seguitarebe che sieno
infiniti corpi gravi secondo il numero. Non però verrà ad
essere gravità infinita, come in un soggetto ed intensiva-
mente, ma come in innumerabili soggetti ed estensivamente.
E questo è quello che séguita dal dire di tutti gli antichi
e nostro; e contra questo non ebbe argumento alcuno questo
disputante. Quel, dunque, che lui dice dell'impossibilità
dell'infinito grave, è tanto vero ed aperto che è vergogna
a farne menzione; ed in modo alcuno non appartiene a
destruggere l'altrui e confirmar la propria filosofia; ma son
propositi tutti e paroli gittati al vento.
Elpino. La vanità di costui nelle predette raggioni è
più che manifesta, di sorte che non bastarebbe tutta l'arte
persuasiva di escusarla. Or udite le raggioni che soggionge
per conchiudere universalmente che non sia corpo infinito.
"Or", dice lui, "essendo manifesto a quelli che rimirano
alle cose particolari, che non è corpo infinito, resta di vedere
al generale, se sia questo possibile. Perché potrebe alcuno
dire che, sicome il mondo è cossì disposto circa di noi, cossì
non sia impossibile che sieno altri più cieli. Ma, prima che
vengamo a questo, raggioniamo generalmente dell'infi-