La biblioteca ideale di Giordano Bruno
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Malcuth - antroponimo » Basilius - antroponimo » Infinito [GA] p. 410


nito. È dunque necessario, che ogni corpo o sia infinito;
e questo o sia tutto di parte similari, o di parte dissimilari;
e queste o costano di specie finite, o pur di specie infinite.
Non è possibile, che coste de infinite specie, se vogliamo
presupponere quel ch'abbiamo detto, cioè che sieno piú
mondi simili a questo; perché, sicome è disposto questo
mondo circa noi, cossì sia disposto circa altri, e sieno altri
cieli. Perché, se son determinati gli primi moti, che sono
circa il mezzo, bisogna che sieno determinati li moti secondi;
e per tanto, come già distinguemo cinque sorte di corpi,
de quali dui son semplicemente gravi o lievi, e dui medio-
cremente gravi o lievi, ed uno né grave, né lieve, ma agile
circa il centro, cossì deve essere ne gli altri mondi. Non è
dunque possibile, che coste d'infinite specie. Non è ancora
possibile che coste di specie finite"
. E primieramente prova,
che non costa di specie finite dissimilari, per quattro rag-
gioni, de quali la prima è, che "ciascuna di queste parti
infinite sarà acqua o fuoco, e per consequenza cosa grave
o lieve. E questo è stato dimostrato impossibile, quando si
è visto, che non è gravità, né levità infinita"
.
Filoteo. Noi abbiamo assai detto, quando rispondevamo
a quello.
Elpino. Io lo so. Soggionge la seconda raggione, dicendo,
che "bisogna che di queste specie ciascuna sia infinita, e
per consequenza il luoco di ciascuna deve essere infinito:
onde seguitarà che il moto di ciascuna sia infinito; il che è
impossibile. Perché non può essere, che un corpo che va