La biblioteca ideale di Giordano Bruno
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Behemot - antroponimo » Rhegima - antroponimo » Infinito [GA] p. 415



è il spacio, il loco e dimensione capace di quelli tutti. Non
è dunque inconveniente che sieno infiniti discreti gravi,
i quali non fanno un grave; come infinite acqui le quali
non fanno un'acqua infinita, infinite parti di terra che non
fanno una terra infinita: di sorte che sono infiniti corpi in
moltitudine, li quali fisicamente non componeno un corpo
infinito di grandezza. E questo fa grandissima differenza;
come proporzionalmente si vede nel tratto della nave, la
quale viene tratta da diece uniti, e non sarà mai tirata
da migliaia de migliaia disuniti e per ciascuno.
Elpino. Con questo ed altro dire mille volte avete riso-
luto lo che pone per quarta ragione; la qual dice che,
"se s'intende corpo infinito, è necessario che sia inteso
infinito secondo tutte le dimensioni; onde da nessuna parte
può essere qualche cosa extra di quello: dunque non è
possibile che in corpo infinito sieno piú dissimili, de quali
ciascuno sia infinito"
.
Filoteo. Tutto questo è vero e non contradice a noi,
che abbiamo tante volte detto che sono piú dissimili finiti
in uno infinito, ed abbiamo considerato come questo sia.
Forse proporzionalmente, come se alcun dicesse esser piú
continui insieme, come per essempio e similitudine in un
liquido luto, dove sempre ed in ogni parte l'acqua è conti-
nuata a l'acqua, e la terra a la terra; dove, per la insensi-
bilità del concorso de le minime parti di terra e minime
parti d'acqua, non si diranno discreti né piú continui,
ma uno continuo, il quale non è acqua, non è terra, ma è