La biblioteca ideale di Giordano Bruno
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Regomer - antroponimo » Infinito [GA] p. 504



dottrine o per esser comuni, ma perché false. Dall'academie
odiato, perché, dov'è dissimilitudine, non è amore; tra-
vagliato, perché la moltitudine è contraria a chi si fa fuor
di quella; e chi si pone in alto, si fa versaglio a molti. E
per descrivervi l'animo suo, quanto al fatto del trattar
cose speculative, vi dico che non è tanto curioso d'inse-
gnare, quanto d'intendere; e che lui udirà meglior nova
e prenderà maggior piacere, quando sentirà che vogliate
insegnarlo (pur ch'abbia speranza de l'effetto), che se gli
diceste che volete essere insegnato da lui; perché il suo
desio consiste piú in imparare che in insegnare, e si stima
piú atto a quello ch'a questo. Ma, eccolo a punto insieme
con Fracastorio.
Albertino. Siate il molto ben venuto, Filoteo.
Filoteo. E voi il ben trovato.
Albertino.
S'a la foresta fieno e paglia rumino
Col bue, monton, becco, asino e cavallo,
Or, per far meglior vita, senza fallo,
Qua me ne vegno a farmi catecumino.

Fracastorio. Siate il ben venuto.
Albertino. Tanto sin al presente ho fatta stima de le
vostre posizioni, che le ho credute indegne di essere udite,
non che di risposta.
Filoteo. Similmente giudicavo ne'miei primi anni,
quando ero occupato in Aristotele, sino a certo termine.
Ora, dopo ch'ho piú visto e considerato e con piú maturo
discorso debbo posser far giudizio de le cose, potrà essere