La biblioteca ideale di Giordano Bruno
opera omnia
indici
fonti
ricerca
progetto
aiuto
crediti
Malcuth - antroponimo » Basilius - antroponimo » Infinito [GA] p. 509



il secondo alla circonferenza, il terzo al spacio ch'è tra
questa e quello. È, dunque, un luogo inferiore a cui si muo-
veno tutti gli gravi, sieno in qualsivoglia mondo; è un
superiore a cui si referiscono tutti i lievi da qualsivoglia
mondo; dunque, è un luogo in cui si verse il cielo, di qua-
lunque mondo il sia. Or se è un loco, è un mondo, non son
piú mondi
.
Quarto, dico che sieno piú mezzi ai quali si muovano
gli gravi de diversi mondi, sieno piú orizonti a gli quali si
muova il lieve; e questi luoghi de diversi mondi non dif-
feriscano in specie, ma solamente di numero. Averrà al-
lora che il mezzo dal mezzo sarà piú distante ch'il mezzo
da l'orizonte; ma il mezzo e mezzo convegnono in specie;
il mezzo ed orizonte son contrarii. Dunque, sarà piú distanza
locale tra quei che convegnono in specie che tra gli con-
trarii. Questo è contra la natura di tali oppositi; perché
quando si dice che gli contrarii primi son massimamente
discosti, questo massime s'intende per distanza locale,
la qual deve essere ne gli contrarii sensibili. Vedete, dunque,
che séguita supponendosi, che sieno piú mondi. Per tanto
tale ipotesi non è solamente falsa, ma ancora impossibile
.
Quinto, se son piú mondi simili in specie, deveranno
essere o equali o pur (ché tutto viene ad uno, per quanto
appartiene al proposito) proporzionali in quantità; se cossí
è, non potranno piú che sei mondi essere contigui a questo:
perché, senza penetrazion di corpi, cossí non piú che sei
sfere possono essere contigue a una, come non piú che sei