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Remus - antroponimo » Infinito [GA] p. 533


Visque eadem et natura manet, quae semina rerum
Coniicere in loca quaeque queat, simili ratione
Atque huc sunt coniecta: necesse 'st confiteare
Esse alios aliis terrarum in partibus orbes,
Et varias hominum genteis, et secla ferarum
.


Diciamo a l'altro argumento, che non bisogna questo
buono, civile e tal conmercio de diversi mondi, piú che
tutti gli uomini sieno un uomo, tutti gli animali sieno un
animale. Lascio che per esperienza veggiamo essere per il
meglio de gli animanti di questo mondo, che la natura
per mari e monti abbia distinte le generazioni; a le quali
essendo per umano artificio accaduto il commercio, non gli
è per tanto aggionta cosa di buono piú tosto che tolta,
atteso che per la communicazione piú tosto si radoppiano
gli vizii che prender possano aumento le virtudi. Però ben
si lamenta il Tragico:

Bene dissepti foedera mundi
Traxit in unum Thessala pinus
Iussitque pati verbera pontum,
Partemque metus fieri nostri
Mare sepostum
.


Al decimo si risponde come al quinto; perché cossí
ciascuno de mondi nell'etereo campo ottiene il suo spacio,
che l'uno non si tocca o urta con l'altro; ma discorreno e
son situati con distanza tale per cui l'un contrario non si
destrugga, ma si fomente per l'altro.