La biblioteca ideale di Giordano Bruno
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Mopsus - antroponimo » Infinito [GA] p. 371



per fuggir il vacuo ed il niente) che estra il mondo è uno
ente intellettuale e divino
, di sorte che Dio venga ad esser
luogo di tutte le cose, tu medesimo sarai molto impacciato
per farne intendere come una cosa incorporea, intelligibile
e senza dimensione possa esser luogo di cosa dimensionata.
Che se dici quello comprendere come una forma ed al modo
con cui l'anima comprende il corpo, non rispondi alla que-
stione dell'estra ed alla dimanda di ciò che si trova
oltre e fuor de l'universo. E se tu vuoi escusare con dire,
che dove è nulla e dove non è cosa alcuna, non è anco
luogo, non è oltre, né extra, per questo non mi conten-
tarai; perché queste sono paroli ed iscuse che non possono
entrare in pensiero. Perché è a fatto impossibile che con
qualche senso o fantasia (anco se si ritrovassero altri sensi
ed altre fantasie) possi farmi affirmare, con vera intenzione,
che si trove tal superficie, tal margine, tal estremità, extra
la quale non sia o corpo o vacuo: anco essendovi Dio,
perché la divinità non è per impire il vacuo, e per conse-
guenza non è in raggione di quella, in modo alcuno, di
terminare il corpo; perché tutto lo che se dice terminare,
o è forma esteriore, o è corpo continente. Ed in tutti i
modi che lo volessi dire, sareste stimato pregiudicatore
alla dignità della natura divina ed universale. -
Burchio. Certo, credo che bisognarebe dire a costui che,
se uno stendesse la mano oltre quel convesso, che quella
non verrebe essere in loco, e non sarebe in parte alcuna,
e per conseguenza non arebe l'essere.